Santa Maria di Leuca è un lembo di terra proteso fra due mari, dove l'opera dell'uomo si fonde alla bellezza della natura, ad un clima mite, alla trasparenza delle acque e al fascino falesie alte e di grande fascino.
In questa piccola località del Salento, di incredibile fama e bellezza, sorgono elegantissime e numerose ville ottocentesche che hanno contribuito a rendere Santa Maria di Leuca e dintorni ancora più celebri e suggestivi. Pur essendo nate nell'arco di qualche decennio, ogni villa presenta uno stile proprio, ispirato a correnti artistiche ed architettoniche provenienti da lontano.
Il primo edificio risale al 1870, quando Giacomo Arditi, noto politico, letterato ed archeologo, decise di far edificare la sua villa in posizione privilegiata, adagiata su un promontorio a ridosso del mare. La maggior parte delle ville vennero disegnate da soli tre architetti locali, ovvero Giuseppe Ruggeri, Carlo Luigi Arditi e Achille Rossi, che contribuirono in maniera significativa alla creazione di quello che fu il primo grande polo turistico salentino.
Arditi raccontò la sua esperienza anche sulle pagine del libro "La Leuca Salentina", nel quale descrisse la zona come straordinariamente piacevole, dotata di un'aria saluberrima e presso cui i venti forti scuotono le piante aromatiche e ne sollevano nell'aria gli intensi profumi.
Un ritratto del Capo di Leuca che probabilmente attirò nobili e borghesi, che da quel momento in poi presero a costruire ville negli stili architettonici più disparati. In pochi anni ne sorsero più di 40, alcune delle quali particolarmente ricche di decorazioni e fastose, costruite secondo i dettami degli stili pompeiano, francese, moresco, cinese, gotico e risorgimentale.
Le ville più celebri
Villa Ruggeri, oggi comunemente conosciuta come Villa Meridiana per via dell'orologio solare situato sulla sua facciata, venne edificata intorno al 1875 e fu dotata di un piccolo faro collocato al centro del terrazzo, che serviva a godere meglio del paesaggio circostante. La villa, elegante e stravagante allo stesso tempo, è immersa in un giardino verdeggiante ed è stata recentemente convertita in un albergo.
Stupenda anche Villa Daniele, costruita secondo i dettami dello stile moresco e chiamata anche "La Nave" a causa della sua ampiezza. Villa Daniele è una delle più grandi del circondario e la sua posizione sopraelevata rispetto alla strada le dona un'aria ancora più imponente.
Imperdibili sono anche Villa Mellacqua, anch'essa molto spaziosa, dotata di quattro torrette circolari e recante un mix di stili fra cui il moresco ed il gotico, e Villa Episcopo, dotata di un tetto simile a quello di una pagoda cinese. Assai suggestiva è anche Villa Pia, austera e priva dei colori sgargianti che caratterizzano le altre dimore, ma unica per la sua impronta medievale e per le mura merlate.
Le "bagnarole": antiche costruzioni sul litorale di Leuca
Quasi tutte le ville erano dotate di una cabina sistemata sulla spiaggia dirimpettaia, le cosiddette "bagnarole", ovvero camerini in muratura utilizzati dalle signore per fare il bagno in un luogo riservato, che potesse proteggerle dai raggi del sole quanto dagli sguardi indesiderati.
Esistevano diversi tipi di bagnarole: la conca, una semplice fossa realizzata tra gli scogli e impiegata da chi voleva un posto sicuro per bagnarsi; la bagnarola scoperta, una vasca da bagno realizzata nella scogliera e munita di scalette di pietra per scendere in mare; la bagnarola di legno, sempre di forma quadrangolare, utilizzata per ricreare un ambiente privato, riservato e riparato dal sole; e ancora la bagnarola di pietra, una cabina che garantiva un bagno al coperto e perfetta per conservare il colore della pelle candido che andava tanto di moda durante la belle epoque. Le bagnarole avevano una forma circolare o esagonale e ricalcavano i colori e lo stile delle facciate delle ville da cui dipendevano. Alcune di esse sono ancora visibili passeggiando sul lungomare di Leuca, da cui ammirare un’incantevole paesaggio.