Minervino di Lecce è un piccolo centro abitato situato nel Salento orientale e adagiato nella valle dell’Idro, area naturalistica ricca d’acqua e di vaste estensioni di ulivi. Il territorio comunale include le piccole frazioni di Specchia Gallone e Cocumola raggiungendo una superficie di oltre 17 kmq.
Origini storiche
Le origini del suo nome sono incerte, ma, tra le tante, tre sono le tesi più accreditate.
La prima ipotizza che il nome Minervino possa derivare dalla presenza di un tempio eretto e consacrato alla dea Minerva dagli Japigi (un’antica popolazione indoeuropea proveniente dalla parte occidentale della penisola balcanica). La riprova di questa teoria ci arriva dalla presenza sul territorio di alcuni monumenti megalitici che ne confermerebbero la paganità della popolazione originaria.
Secondo un’altra teoria, la città sarebbe stata fondata nel IX secolo in memoria dell'antica città di Castro, un tempo chiamata appunto Castrum Minervae, distrutta dalle scorribande dei pirati saraceni attorno al 1266. La popolazione sopravvissuta, dopo essersi rifugiata nell’entroterra, avrebbe poi ricostruito l’intera città assegnandole questo nome.
La terza teoria vuole che la città sia di origine romana. La conferma che nel paese sia stato presente un nucleo romano ci arriva dal ritrovamento di una strada dotata di una pavimentazione simile a quella della Via Appia che, partendo da Roma, arrivava fino a Brindisi.
Secondo le ricerche storiche, nell’area vi fu un moltiplicarsi di insediamenti o “villaggi-casali” avvenuto prima della conquista normanna della Puglia. I primi abitanti insediati a Minervino si ebbero all’inizio del 1500, periodo in cui contava poco meno di 500 persone. Nei secoli successivi, questo feudo venne acquistato da diverse famiglie gentilizie che si avvicendarono nelle successive epoche. Fino al 1650 la città era divisa in 16 borghi, delle masserie che contavano ognuna tra le 50 e le 100 persone. Tra tutte Minervino era quella più importante possedendo 150 abitanti. Il predominio che Minervino aveva sempre avuto su tutte le altre frazioni è così antico che gli abitanti lo riportarono inciso "a perpetua memoria" su un architrave della prima chiesa costruita nel paese; nella Chiesa di San Pietro, infatti, si può tuttora leggere l’epigrafe che recita: “Come il leone è il re degli animali, così Minervino è il re dei casali”.
Monumenti storici
Tra i luoghi di interesse da visitare nel centro storico troviamo la Chiesa Matrice di San Michele Arcangelo, considerata una delle più belle chiese rinascimentali del Salento. Questo luogo di culto, edificato nella metà del XVI secolo, si caratterizza soprattutto per la splendida facciata decorata da un ampio rosone barocco che richiama quello della Basilica di Santa Croce di Lecce. Altra chiesa visitabile nelle vicinanze è quella della Madonna delle Grazie, risalente al XVII secolo e caratterizzata da una pavimentazione più bassa rispetto a quella stradale.
Per quanto riguarda le architetture cittadine troviamo i palazzi appartenenti alle rispettive famiglie: Palazzo Venturi, una fortezza edificata su due piani, e Palazzo Scarciglia, elegante dimora del Settecento costruita intorno ad un ampio atrio decorato con motivi floreali.
Resti archeologici
Gli amanti dell’archeologia non rimarranno delusi da Minervino di Lecce; sul territorio comunale, infatti, sono stati rinvenuti alcuni monumenti megalitici.
Il Dolmen Li Scusi ha la particolarità di essere il primo dolmen scoperto in Puglia nel 1879. Grazie alle dimensioni della sua lastra di copertura (2,5 per 3,8 m e alta 1 m) viene considerato il più grande dolmen della Puglia dopo quello di Bisceglie.
Il menhir Monticelli, dalle dimensioni di 70 per 40 cm e alto 180 cm, potrebbe essere ciò che rimane del menhir originale, probabilmente più alto.
Quando visitare Minervino di Lecce
Il clima dal punto di vista meteorologico è quello tipicamente mediterraneo, con una temperatura media che si aggira attorno ai 16°C nel mese più freddo e arriva a circa 26°C in estate. Queste condizioni atmosferiche rendono la città una meta perfetta da visitare in tutti i periodi dell’anno.
Marzo inoltre è tra i mesi migliori per visitare Minervino, durante i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, quando vendono allestite le cosiddette Tavole di San Giuseppe. Questa festa tradizionale ha un’origine che risale al Medioevo; in quel periodo, infatti, era usanza da parte del signore della città offrire da mangiare una volta all’anno alle persone meno abbienti. L’usanza, tramandata fino ai giorni nostri, si ripete ogni anno il 19 marzo. In questa giornata le famiglie più devote di Minervino allestiscono delle grandi tavolate imbandite con pasta fresca, pesce fritto, ceci, rape, pane a forma di ciambella con al centro un’arancia e altri piatti tipici. Il banchetto potrà iniziare solo dopo che il devoto che interpreta San Giuseppe avrà battuto un colpo di bastone sul pavimento. Ogni tanto, lo stesso santo interromperà il pranzo con un colpo di forchetta sul piatto per invitare i commensali alla recita di una preghiera, per poi passare alla pietanza successiva.
Si tratta, inoltre, di una destinazione ideale per le vacanze estive, data la vicinanza a località balneari incantevoli sulla costa adriatica salentina.
Se state pianificando il vostro viaggio in Puglia e siete amanti dell’archeologia e delle tradizioni storiche, Minervino di Lecce è una di quelle mete che non potrete lasciarvi sfuggire.