Quando si trascorre una vacanza nel Salento, oltre ad ammirare le bellezze naturalistiche del territorio, si possono assaggiare tantissimi prodotti tipici, che sono un concentrato di sapori davvero unici.
Tra le tante specialità che offre la gastronomia salentina, troviamo la puccia con le olive, una ricetta molto semplice da preparare, ma che è diventata un appuntamento fisso per chi visita il Salento.
Puccia con le olive: la storia
La puccia è un tipo di pane che viene preparato da secoli in Puglia, anche se veniva chiamato con un nome latino "buccellatum" e solo dagli anni Settanta ha assunto la denominazione di "puccia". Il bucellatum veniva mangiato dai legionari durante le campagne di invasione, per affrontare lunghe marce e avere comunque una buona razione di pane quotidiano, mentre i poveri lo utilizzano per sfamarsi durante le giornate trascorse nei campi.
La puccia salentina, come la conosciamo oggi, viene realizzata per la prima volta a Trepuzzi negli anni Settanta, quando un famoso pasticcere decise di trasformare l'eccesso dell'impasto di pizza e pane in piccole palline di forma rotonda.
Per completare la preparazione della puccia tradizionale, il pasticcere decise di schiacciare le palline di pane, di infornarle e al termine della cottura di eliminare parte della mollica, per farcirle con pomodorini, olive e altri prodotti tipici del Salento.
Negli anni, la puccia è diventata molto famosa e si trovano tantissime versioni, diventando lo street food per eccellenza del Salento, da gustare presso tutti i panifici, ristoranti e bar.
La puccia salentina a base di olive
Nonostante la puccia sia associata alla gastronomia pugliese, la versione salentina è sicuramente più la famosa, soprattutto per la bontà dei suoi ingredienti e per la facilità con cui si prepara. La puccia salentina è anche chiamata "uliata", per la presenza nell'impasto delle olive nere, rigorosamente con nocciolo.
Per preparare la puccia con le olive, si dovrà usare dell'impasto della pizza e creare delle piccole palline di massimo 20-30 cm di diametro e inserire al suo interno delle olive nere e irrorare con abbondante olio extravergine di oliva del Salento. La puccia con le olive può essere mangiata in ogni occasione come aperitivo, antipasto o per un semplice snack, con la sicurezza di guastare un prodotto dal sapore unico e deciso. Se si trascorre una vacanza in Salento e si desidera provare la tradizionale puccia "uliata", vi suggeriamo di provare le puccerie di Lecce, Gallipoli e Torre dell'Orso, dove preparano l'impasto come prescrive la tradizione.
Curiosità sulla puccia con le olive
Nel piccolo borgo di Caprarica di Legge, ogni anno si svolge la "Festa della Uliata". I partecipanti alla manifestazione, dopo aver mangiato le pucce con le olive, gareggiano nel lancio dei noccioli e vince chi riesce a raggiungere la distanza più lontana.
Sempre nel leccese e in particolare nel borgo di Minervino, la puccia con le olive diventa la protagonista della festa in onore della Madonna, che si pensa si sia salvata dai sicari di Erode, nascondendosi all'interno di un grande olivo salentino.
La puccia con le olive è preparata solitamente il 7 dicembre, il giorno prima dell'Immacolata ed è l'unico pasto ammesso durante la celebrazione dei riti religiosi.