Carpignano Salentino

Uno degli aspetti più affascinanti del Salento è il legame indissolubile con la cultura greca. Negli anni di dominazione diretta, così come nei secoli successivi, questa terra ha saputo conservare una connessione con la civiltà ellenica. Dall'epoca bizantina fino a quella barocca: le varie influenze arrivate in seguito si sono integrate nel territorio. In pochi borghi tale sintesi di culture è visibile come avviene a Carpignano Salentino, un bel paese del Salento orientale tutto da scoprire.

Storia di un luogo risalente all'epoca neolitica

Carpignano Salentino, conosciuto in dialetto locale come Carpignanù, derivazione della forma grica Karpignàna, è un comune della provincia di Lecce di origini antichissime. Le prime testimonianze relative alla presenza degli esseri umani nell'area dove oggi sorge Carpignano Salentino risalgono infatti al Neolitico. Ripercorrere le tracce dell'uomo è stato possibile grazie ad alcuni dei luoghi di interesse attualmente visitabili, come ad esempio i Menhir, ma anche la tomba datata diversi migliaia di anni prima di Cristo.

L'anima antica di questo borgo, che ha saputo rimanere intatta anche dopo eventi tragici, si respira in ogni angolo. Gli edifici storici, le viuzze lastricate e le architetture tradizionali contribuiscono a rendere Carpignano uno dei comuni più belli di tutta la Grecìa Salentina. Dal 2005 il paese aderisce all'associazione che tutela e riunisce le località nelle quali è possibile rinvenire tracce importanti della civiltà ellenica, anche se in questo borgo del Salento orientale la popolazione non parla il grico ormai dall'Ottocento.

Le tradizioni del Salento: cosa vedere durante una visita a Carpignano

Per ripercorrere grazie a supporti visivi la lunga storia della località pugliese, non si può che iniziare dal MusArCa. Con l'acronimo viene indicato il Museo della Storia di Carpignano Salentino: si tratta di uno spazio di dimensioni contenute al cui interno è possibile ammirare testimonianze di ben seimila anni fa. Gli oggetti che meritano un approfondimento sono ad esempio le ceramiche dell'era neolitica. Grazie alla posizione strategica nel cuore del centro storico, il museo rappresenta un ottimo punto di partenza per poi esplorare il resto della cittadina.

Tra le strutture caratteristiche che meritano una visita durante una gita a Carpignano Salentino non può mancare la Torre Colombaia. Con le piccole celle progettate per ospitare i volatili, come del resto si evince dal nome stesso, questa torre veniva utilizzata prevalentemente per offrire un supporto all'agricoltura, da sempre un'attività fiorente in virtù della fertile terra salentina. Dalla concimazione del terreno fino alla caccia: gli uccelli ospitati presso la Torre Colombaia venivano in supporto della popolazione locale in diverse situazioni a Carpignano Salentino. Situata non lontano dal Santuario della Madonna della Grotta, è la più grande di tutto il Salento e la sua edificazione risale al quindicesimo secolo per volontà della famiglia immobiliare Del Balzo.

In soli pochi minuti è possibile spostarsi verso la Cripta di Santa Cristina. Conosciuta anche come Madonna delle Grazie, questa piccola struttura di origine bizantina cela al proprio interno alcune delle opere più antiche e pregiate di tutta l'Italia meridionale. Realizzate a cavallo dell'anno Mille, le raffigurazioni sacre costituiscono un importante legame con i riti greco-bizantini. Non a caso la cripta è uno dei luoghi di culto più antichi di tutta la regione. I punti di forza di questa località sono indubbiamente i reperti megalitici. Si tratta dei due Menhir, situati non lontano dal centro. Il Menhir Croce Grande Staurotomea ha subito danni nel corso del tempo passando da un'altezza che superava i quattro metri durante la seconda guerra mondiale fino a quella attuale di poco più di un metro e mezzo. Il Menhir Grassi situato in Contrada Mauriani è invece conservato meglio e vanta dimensioni più imponenti di più di tre metri.

Palazzi nobiliari e frantoi: elementi immancabili della cultura salentina

Tra le costruzioni degne di nota nel centro di Carpignano si trova anche Palazzo Ducale Ghezzi, al cui interno oggi si trova l'Ecomuseo. Eretto all'inizio del Seicento, l'edificio rimane uno dei migliori esempi locali dello stile barocco.

Chi è appassionato di architettura moresca può invece ammirare Palazzo Chironi, edificato con la tipica pietra leccese e caratterizzato dai tipici intarsi tuttora riscontrabili nell'attuale aspetto neogotico.

Infine, la visita a Carpignano Salentino può concludersi con un elemento fondamentale per la cultura locale, ovvero il frantoio ipogeo. Dall'inizio della dominazione bizantina la coltivazione del grano venne progressivamente sostituita con quella delle olive. Questo frantoio è solo uno dei tanti della zona, ma grazie al perfetto stato di manutenzione rappresenta un'esperienza davvero autentica per quanti vogliono comprendere da vicino un aspetto centrale dell'economia locale.

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