Gagliano del Capo

Incastonata tra i leggeri rilievi Monticelli e i monti Tumasi, sorge Gagliano del Capo, quasi all'estremità del tacco d'Italia, in un territorio abitato sin dall'età del bronzo, come è dimostrato dalla presenza di numerosi menhir.



Delle antiche mura che circondavano il borgo non resta più nulla, ma l'antico impianto del centro storico è rimasto pressoché intatto, con strette vie lastricate di chianche, sulle quali si affacciano edifici nobiliari, quali il novecentesco "Palazzo Ciardo": si tratta della casa natia dell'omonimo pittore, oggi oratorio, vista la vicinanza con la "Chiesa di San Rocco". Questa risale al 1574 e fu edificata in onore del patrono S. Rocco, che salvò il borgo dalla peste: bellissimo il contrasto tra la semplicità della facciata ed l'importante portale sormontato da un finestrone decorato con un bassorilievo raffigurante S. Nicola.

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La centrale "Piazza San Rocco" vede la presenza di due colonne, una dedicata al santo patrono e l'altra all'Immacolata: quest'ultima si trova vicino all'omonima chiesa del 1860 all'interno, della quale è possibile ammirare tra l'altro un bellissimo pavimento di mosaico.
Il tratto costiero di Gagliano del Capo, ricco di spiagge e calette sabbiose bagnate dal mare turchese, è famoso per la presenza del Canale del Ciolo, cioè uno spettacolare canyon nel quale s'insinua l'azzurro del mare: la vista dal ponte, alto 80 mt, lascia senza fiato così come sorprende la suggestiva "Grotta del Ciolo".
Tra il Canale del Ciolo e Marina di Novaglie, tratto costiero dove le acque sono più blu e più profonde, si trovano le "Grotte Cipolliane", cavità carsiche nelle quali sono stati ritrovati numerosi reperti risalenti al Paleolitico.

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