Nell'estate 2017, l'offerta culturale del Salento si arricchisce di un'importante mostra dedicata a uno degli artisti italiani più famosi di tutti i tempi: il Caravaggio. Le bellissime opere di questo eccelso pittore saranno esposte nel Castello Aragonese di Otranto, fino al 24 settembre.
Il Castello Aragonese di Otranto
L'esposizione del celeberrimo pittore milanese, che porta il titolo "Caravaggio e i caravaggeschi nell'Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi", è stata allestita nelle sale di un gioiello dell'architettura italiana, ossia nel Castello Aragonese di Otranto.
Eretto nel XI secolo come struttura difensiva della città, il Castello venne danneggiato pesantemente nel 1067, durante l'assedio dei normanni guidati da Roberto il Guiscardo, per poi essere restaurato e fortificato per volere di Federico II di Svezia, nel 1228. La pianta dell'antica costruzione è stata tenuta immutata anche nel corso di una seconda e più incisiva ricostruzione, ordinata da Alfonso d'Aragona, duca di Calabria.
Il Castello poggia su un'antica base quadrangolare, con delle torri cilindriche di vedetta poste sugli angoli, ed è parte integrante della cinta muraria cittadina. Dopo gli interventi di fortificazione avvenuti nel 1538, per volere di Don Pedro di Toledo, e nella prima metà del XVII secolo, per mano dell'architetto leccese G.F. Saponaro, il Castello Aragonese di Otranto è considerato uno dei più mirabili capolavori dell'architettura militare.
Oggi il Castello si presenta con una pianta pentagonale e quattro torri angolari, di cui una a forma di punta di lancia che si protende verso il mare. Con il biglietto della mostra sul Caravaggio, i visitatori possono visitare interamente anche questa spettacolare fortezza, la cui storia antica e le cui vicissitudini sono state elette come scenografia per il primo romanzo gotico della letteratura, scritto da Horace Walpole nel 1764 e intitolato, per l'appunto, "Il castello di Otranto".
La mostra sul Caravaggio a Otranto
Il dipinto protagonista della mostra è il "Ragazzo morso da un ramarro", realizzato tra il 1595 e il 1596 da un Caravaggio ormai nel pieno della sua maturità artistica. Opera allegorica delle pene d'amore, ed esempio mirabile di come il pittore milanese sapesse illuminare i suoi quadri con una luce quasi soprannaturale, il dipinto svolge, al contempo, il ruolo di fulcro e guida dell'intera esposizione.
Ad esso, infatti, vengono associate altre opere di artisti "caravaggeschi", visionabili nella mostra allestita nel Castello Aragonese di Otranto, i cui lavori sono stati influenzati dai capolavori del Caravaggio. I visitatori potranno quindi ammirare il "Cristo morto portato al sepolcro" dell'artista napoletano Battistello Caracciolo, nonché "Annuncio della nascita di Sansone a Manoach e alla moglie" di Matthias Stom, pittore olandese che ha vissuto e lavorato a lungo in Sicilia, e le cui opere rappresentano un ideale trait d'union tra la scuola pittorica fiamminga e quella mediterranea.
Tra gli altri lavori che compongono la mostra di Otranto vi sono i quadri dello spagnolo Jusepe de Ribera e degli artisti italiani Giacinto Brandi, Giovanni Lanfranco, Mattia Preti e Filippo Napoletano. A conclusione del percorso espositivo, i visitatori potranno assistere alla proiezione di un film documentario sul Caravaggio, realizzato dal regista Mario Martone e girato, tra il 2004 e il 2005, alla periferia di Napoli.
La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 24, fino al 24 settembre p.v. Il prezzo intero del biglietto è di 12 euro, mentre quello ridotto è di: 10 euro, per gruppi di almeno 12 persone e i possessori della tessera del Touring Club Italiano 2017 o della Otranto Card; 6 euro, per i minori e i residenti nel Comune di Otranto. L'ingresso alla mostra è gratuito per: i minori di 6 anni, i disabili con accompagnatore, i giornalisti accreditati e le guide turistiche con patentino.