Le regioni meridionali del nostro Paese offrono molte ricchezze, tra le quali si annoverano anche alcuni punti di riferimento per la fede cristiana, come i santuari, emblemi della profonda devozione degli abitanti di queste terre. Di seguito parleremo del Santuario di Montevergine, situato nei pressi di Palmariggi, ripercorrendo la sua storia e fornendone una breve descrizione.
La nascita del Santuario di Palmariggi: tra storia e leggenda
Il Santuario di Montevergine domina il paesaggio dall’alto di una modesta collina, sulla quale venne eretto a seguito di eventi che la tradizione tramanda come miracolosi, avvolti da un’aura mistica. Si racconta, infatti, che nel 1595 la Madonna apparve a un pastorello che stava portando le sue greggi al pascolo, ad appena un chilometro di distanza da Palmariggi, sul Monte Giove. Mentre intagliava un ramoscello, perse il suo coltellino e iniziò a cercarlo freneticamente tra le fronde di un arbusto spinoso nelle vicinanze. Dai rovi provenivano un profumo e una luce, che accompagnarono l’apparizione della Vergine che, nell’atto di porgergli l’oggetto perduto, gli disse di raccontare a tutti gli abitanti del paese ciò che aveva visto, e di far visita a quel luogo.
Tornando a Palmariggi, il pastorello, del quale non è noto il nome, fece come gli era stato domandato, e il parroco e i compaesani si affrettarono a raggiungere il luogo indicato per ammirare il miracoloso fenomeno. I rovi vennero così sradicati grazie al contributo dell’intera comunità, lasciando scoperto l’ingresso di una grotta. Più precisamente, gli astanti si trovavano di fronte all’entrata di quella che un tempo era stata una cripta bizantina che conservava un altare decorato con un affresco raffigurante la Vergine e un piccolo Gesù adagiato tra le sue braccia.
Secondo quanto racconta questa leggenda, proprio nel punto in cui si verificò l’apparizione, venne costruita una cappella commemorativa dell’evento. Essa fu battezzata Cappella del Monte della Vergine, che successivamente cedette il posto alla dicitura attuale, ovvero Montevergine. Nel 1703, in seguito al crollo della chiesa, iniziarono i lavori di riedificazione, che si conclusero 4 anni dopo, dando vita a un nuovo edificio che venne dedicato alla Vergine Maria Assunta in Cielo.
L’interno del Santuario: come appare oggi
Il tempio che ancora oggi si può visitare si innalza proprio nel preciso punto in cui si trovava la cripta bizantina scoperta dagli abitanti di Palmariggi, e si può ancora ammirare l’affresco in stile bizantino di cui abbiamo parlato in precedenza. La struttura del santuario è molto semplice, a pianta rettangolare costituita da una sola navata, realizzata in pietra leccese, che reca un cornicione notevole strutturato in tre ordini.
All’interno, gli stili dell’epoca della sua edificazione hanno arricchito questo edificio religioso in luogo dell’antica cripta bizantina: l’attenzione viene catturata dall’altare maggiore, in sontuoso stile barocco e coronato da uno stemma gentilizio. Proprio qui si trova un quadro imponente che raffigura la Madonna delle Grazie, ai cui piedi si trova un personaggio che rappresenta l’allegoria del paese di Palmariggi: un angelo che regge una foglia di palma. Un altro punto saliente degli interni è costituito dalla scalinata che conduce all’antica cripta, situata al di sotto del livello al quale sorge l’edificio settecentesco. Basta scendere 20 gradini per raggiungere l’altare bizantino e ammirare l’icona della Vergine che sorregge Gesù Bambino.
Successivamente all’epoca barocca, nel 1834, l’interno della chiesa accolse anche una scultura, realizzata in cartapesta, raffigurante un soggetto simile: la Madonna che tiene in braccio il Bambino Gesù mentre siede sul monte. Infine, negli ultimi anni del secolo scorso vennero apportate le ultime modifiche in seguito ai lavori di restauro, mentre nel 2000 venne intrapresa una grande opera di ricomposizione dell’immagine della Madonna, alta 5 metri, posta sull’obelisco che si trova di fronte al santuario. La statua era stata frantumata in 452 pezzi dopo essere stata rovinosamente colpita da un fulmine.
Le tradizioni legate al Santuario di Montevergine
Il culto per la Vergine è molto vivo nei pressi di Palmariggi, infatti ogni anno ad esso viene dedicata una celebrazione che si svolge l’8 maggio e prevede una serie di festeggiamenti.
In particolare, viene organizzata una processione che vede protagonista la statua della Vergine, portata in spalla dalle donne del paese. Tutt’oggi, inoltre, il Santuario di Montevergine costituisce un punto di riferimento fondamentale per i credenti, che vi si recano numerosi in pellegrinaggio, ma anche per i numerosi reperti archeologici risalenti all’epoca neolitica che si possono osservare nelle immediate vicinanze e costituiscono un richiamo per gli appassionati di storia.