La maggior parte di voi quando sente nominare il Salento, l’area che occupa la punta estrema del tacco della penisola italiana, pensa subito a spiaggie stupende o a cocktail e party estivi. Ma c’è un aspetto spesso dimenticato: quello culinario, che rende la Puglia una delle regioni italiane più di spicco. Che si tratti di piatti di mare o di terra, qui la campagna e le acque offrono prodotti di prima scelta che vengono sapientemente lavorati, cucinati ed esaltati con grande maestria.
In assoluto il modo migliore di assaggiare tutte le migliori prelibatezze è viaggiare molto e non limitarsi alle città principali e più turistiche. Rincorrere dei gusti particolari e speciali ripaga sempre dei propri sforzi. Per farlo serve però un mezzo di trasporto proprio che permetta di spostarsi senza alcun vincolo.
Per chi giunge da lontano Auto Europe offre servizi di noleggio auto low cost presso l’aeroporto di Brindisi nonché in prossimità delle maggiori stazioni di ferroviarie di Brindisi e Lecce e in generale nelle più importanti località. In alta stagione è cruciale prenotare con anticipo perché la disponibilità è limitata. Per trovare meno ressa e temperature meno roventi, le mezze stagioni e giugno e settembre sono però i periodi più indicati.
Rustici, pizzi leccesi e pasticciotti
Per il vostro round trip enogastronomico salentino l’approccio che abbiamo scelto è elencarvi le leccornie che per nulla al mondo dovreste perdervi. Starà poi a voi costruire il vostro itinerario in base ai giorni a disposizione e ovviamente ai vostri gusti. La buona notizia è che potete fare delle gite mirate nel pomeriggio dopo essere stati la mattina in spiaggia e rendere così la vostra vacanza più varia, completa e - perché no - saporita. Di sicuro un posto dove poter gustare un po’ tutte le specialità è il capoluogo di provincia, ovvero Lecce. Se vi viene fame passeggiando in città, un’esperienza imperdibile è entrare nel panificio affacciato su piazza Sant’Oronzo e comprare una bontà unica come i rustici leccesi, ovvero due dischi di pasta sfoglia ripieni di mozzarella, besciamella e polpa di pomodoro. O ancora i pizzi leccesi, una sorta di pane nel cui impasto sono mescolate olive nere, pomodoro e cipolla.
Se avete un debole per i dolci dovete assaggiare assolutamente un pasticciotto, ovvero un delizioso scrigno di frolla ripieno di crema pasticciera: appena usciti dal forno sono qualcosa di indescrivibile, sciogliendosi letteralmente in bocca.
I primi piatti salentini
L’ora di pranzo va sfruttata per sedersi in un ristorante e concedersi un buon primo piatto a scelta fra: “maritati leccesi”, ovvero l’unione di due formati di pasta quali le “ricchie” (orecchiette) e i “minchiareddhri” (maccheroncini) conditi con sugo rosso di carne o ricotta grattugiata; orecchiette con le cime di rapa o il sugo di polpettine; “sagne ‘ncannulate”, ovvero tagliatelle attorcigliate e condite con sugo di pomodoro e ricotta; ciceri e tria (pasta coi ceci); o per stare un po’ più leggeri minestra di cicorie.
I secondi tipici del Salento
Riguardo ai secondi piatti, vi consigliamo di intraprendere dei viaggi nell’entroterra e mangiare o addiruttura pernottare in qualche agriturismo che ha a disposizione carni e ortaggi di prima scelta. Iniziamo in maniera soft con un piatto vegetariano per poi rivolgerci agli stomaci più forti. La “Taieddhra” consiste in una sorta di lasagna dove al posto della pasta ci sono fette di zucchine intervallate da patate, cipolle, carciofi e cozze nere sgusciate, il tutto condito con cubetti di pomodoro e formaggio grattugiato.
Vi è poi il Galletto di Sant’Oronzo, stufato in pentola con il pomodoro nato in occasione della festa del patrono di Lecce il 26 agosto. Ed ecco che passiamo ai pezzetti di cavallo al sugo, e poi agli involtini alla brace di interiora di agnellini o capretti da latte detti “Turcinieddhi”. Chiudiamo con le tenere “Municeddhe”, lumachine raccolte fra luglio e settembre. In loro onore il paese di Cannole organizza una sagra a fine agosto.
Se avete voglia di pesce, mangiarlo in località direttamente sul mare ne aumenta la freschezza e offre certamente dei paesaggi più romantici. Sembra l’occasione perfetta per una visita alla città fortificata di Otranto affacciata sul Mar Adriatico, oppure dalla parte opposta, a Gallipoli, Santa Maria al Bagno o Porto Cesareo in riva allo Ionio. Sarà difficile scegliere fra polpo in umido cucinato nella “pignata” di terracotta, o fatto in insalata, cozze, ostriche, alici, orate, sgombri, seppie ripiene anche con pecorino, e chi più ne ha più ne metta. Per la zuppa di pesce e la scapece, frittura di pesce azzurro impanato e insaporito con lo zafferano, aspettate di recarvi a Gallipoli che ha le sue versioni locali molto prelibate.
I vini della Puglia
Le carte dei vini in Puglia sfoggiano diversi rossi di qualità peculiari per la vicinanza dei terreni al mare.
Tipici del Salento sono il Salice Salentino, rosso come i rubini e profumato di ciliegia e prugna, e il Negramaro dal rosso granato e dall’aroma fruttato. Vi sono poi il Primitivo di Manduria coltivato in provincia di Taranto. Chiedete sempre consiglio ai ristoratori o al sommelier. Fra i bianchi salentini si annoverano il Salice Salentino bianco e il Salice Salentino Pinot bianco.
In conclusione
Insomma dalla lettura di questo articolo avrete capito una cosa: se siete a dieta e golosi è forse meglio stare lontani dal Salento e dalla Puglia in generale perché ahimé sanno cucinare davvero troppo bene e sarebbe un vero spreco e una tortura non potersi assaporare un po’ tutte le bontà regionali. La tavola parla del territorio e delle persone che vi abitano, e la Puglia è una vera sinfonia di profumi e fragranze indimenticabili che vi spingeranno a tornare a distanza di tempo ma con sempre rinnovato piacere. Fra i souvenir fate un po’ di posto in valigia per un pacco di orecchiette, uno di taralli e se possibile anche una bottiglia di olio: ne sentirete meno nostalgia una volta rientrati.