Nelle vicinanze della città di Lecce, si trova una meravigliosa oasi naturalistica, la Riserva naturale delle Cesine. Essa è situata nel comune di Vernole ed è un'area naturalistica di grande interesse, divenuta oasi naturale gestita dal WWF.
Le Cesine: un'ampia palude che diventa un tesoro
Un tempo le Cesine non avevano l'aspetto che hanno oggi. Esse erano più che altro una zona considerata da molti insalubre, soprattutto a causa della presenza della zanzara anopheles, che causava grossi problemi sia per l’ambiente che per l’uomo: questa non solo era nociva per la salute ma comprometteva anche la coltivazione e conseguentemente la produttività.
Alla fine del 1800 si cominciò a considerare l'ipotesi di trasformare e bonificare tutta l'area, così da debellare la malaria ed ottenere terreni da poter coltivare; furono dunque queste le ragioni che motivarono e diedero inizio ai lavori di bonifica. Questa venne attuata secondo due criteri fondamentali: la canalizzazione e l'impianto.
La canalizzazione, attuata attraverso la realizzazione di una copiosa rete di canali, dava la possibilità all'acqua dolce di fluire verso il mare, e numerosi pozzi costruiti nell'area davano la possibilità di economizzare conservando una congruo quantitativo d'acqua in caso di bisogno. L'impianto invece fu costituito dalla coltivazione di una serie di specie arboree che avevano l'incarico di assorbire l'acqua rimasta nonostante la canalizzazione e di rendere il suolo adatto alle colture e alla crescita delle tipiche piante della macchia mediterranea di quest'area.
Un faticoso ed intenso lavoro di molti braccianti del territorio seguiti ed orchestrati da esperti ed abili provenienti dalle Bonifiche Ferraresi, rese così il territorio sano e coltivabile.
Un paradiso a cielo aperto
La Riserva Naturale delle Cesine si estende lungo un'area incontaminata di 348 ettari circa ed è una zona paludosa, facente parte della fascia costiera che va da Otranto a Brindisi. Il suo nome deriva dalla parola latina "seges" che vuol dire appunto zona abbandonata ed incolta. Questa zona è un'area umida dal rilievo internazionale e dalla particolare bellezza, rimasta inalterata nel tempo.
Essa contiene al suo interno un'incredibile varietà di uccelli come, ad esempio, i germani reali, la beccaccia di mare, gli aironi, il falco pescatore e molti altri ancora. Inoltre, vi sono svariati esemplari di rettili ed anfibi, pesci, insetti e mammiferi come la volpe, il tasso ed il riccio.
Nell'oasi sono presenti due stagni: il Salapi e il Pantano Grande, che vengono sostentati dalle piogge e che sono separati dal mare da una serie di dune sabbiose. Gli habitat caratteristici dell'area sono le dune, l’area paludosa e la macchia mediterranea, all'interno delle quali vi sono presenti specie di flora come la violaciocca di mare, l'iris giallo, il ginepro, e rare e preziose orchidee spontanee.
Tutte queste meraviglie, dall'inestimabile bellezza ed importanza, possono essere ammirate attraverso lunghe passeggiate a piedi, in bicicletta o attraverso escursioni guidate. Infatti, in questa natura incredibile ed incontaminata, con il supporto di personale specializzato, si possono compiere visite guidate da poter effettuare attraverso alcuni capanni equipaggiati e posizionati in luoghi strategici. Ne è un esempio la Masseria Le Cesine, una struttura difensiva di proprietà della Regione, che risale al XV-XVI secolo. Essa è divenuta un centro visite corredato di auditorium, punto ristoro e foresteria; è certamente il luogo ideale per gruppi di appassionati, gite scolastiche, famiglie ed e amanti della natura. Vi è inoltre anche la possibilità per i non vedenti ed i disabili motori di poter praticare un sentiero guidato lungo all'incirca 800 metri.
Fonte Immagine: www.coolclub.it