L’anno appena passato ha portato ottimi risultati al Salento: i dati relativi ai visitatori che raggiungono Puglia come mete di vacanza appaiono, infatti, in netta crescita rispetto gli anni passati, tanto che il 2016 ha fatto registrare l’ennesima sostanziale crescita del settore turistico di questa Regione italiana.
I numeri diffusi provengono dall'Osservatorio del Turismo regionale e sono relativi ai primi dieci mesi dell'anno. La fotografia dell'ente dedicato al turismo immortala una crescita assai sostenuta delle presenze in tutta la regione Puglia, con il primato che spetta ancora una volta ad alcune delle località costiere più note al grande pubblico. Scopriamo di più.
La Puglia e il Salento: ecco i dati dell’Osservatorio
Entrando nello specifico, i numeri dell’Osservatorio del Turismo Regionale inquadrano un livello di internalizzazione degli arrivi in netto aumento, sebbene ancora lontano dalla media nazionale, con un 23,2% in più registrato nel 2016, che ha fatto seguito al 21,8% del 2015. Gli arrivi complessivi, invece, hanno fatto registrare un incremento del 6,4%.
Se la Puglia si distingue per una crescita sostenuta (6,4%), il Salento fa ancora meglio, facendo registrare un incoraggiante 8,8% in più rispetto all'anno precedente. A livello regionale, l'incremento maggiore è relativo a Bari e alla sua costa (12,4%), anche se il Salento resta la zona con il maggior numero di arrivi di tutta la Regione.
Lecce e provincia, quindi, continuano ad essere l'area preferita dai vacanzieri che intendono scoprire le meraviglie di questa zona e, soprattutto, godere delle acque cristalline e del clima mite offerti da questa terra protesa fra due mari. Nella speciale classifica delle zone più visitate della Regione, la provincia di Lecce resta saldamente al comando con un eccellente 31% degli arrivi complessivi, precedendo Daunia e Gargano (26%), costa di Bari (17%), Valle d'Itria (14%), Murgia e Gravine (7%) e siti imperiali pugliesi (5%).
Le località più visitate del Salento nel 2016
A livello regionale, fra le dieci destinazioni che durante l'anno in corso hanno fatto registrare i progressi più notevoli, figurano ben sei località salentine. Lecce, capoluogo di provincia, si colloca al primo posto, seguito da Melendugno al terzo, Salve, che si conferma al quarto posto, Porto Cesareo, che occupa la quinta posizione, Otranto all'ottavo posto e Ugento al nono.
Nel 2016, Lecce ha fatto registrare un aumento di oltre 27.400 presenze, per un totale degli arrivi di 77.800 persone. Niente male, soprattutto se si pensa che la capitale del Barocco non supera i 95.000 abitanti complessivi. Al secondo posto della speciale graduatoria si colloca, invece, il capoluogo regionale, Bari, che fa registrare oltre 28.000 arrivi in più rispetto al 2015, per un totale di 75.400 presenze complessive.
La Puglia mostra di aver trovato le chiavi giuste per attrarre un flusso turistico sempre più importante e gli operatori turistici non possono che esserne entusiasti. Resta da lavorare meglio sulla ricettività internazionale, che rimane ancora lontana dalle medie nazionali, sebbene i recenti miglioramenti non vadano sottovalutati.
La Puglia continua a crescere, il Salento ancora di più
Si è detta molto soddisfatta per i numeri ottenuti anche l'assessore al Turismo e alla Cultura, Loredana Capone, che ha parlato di un anno molto importante, che potrebbe aver segnato una svolta decisiva per l'intera Regione. Un anno, il 2016, che potrebbe portare a superare definitivamente la vecchia programmazione strategica del turismo in Puglia.
La visione attuale è, infatti, quella di attrarre in Puglia visitatori che non siano più interessati soltanto al turismo balneare, ma che vogliano provare anche un'esperienza di vita che li conduca nei borghi e nei centri storici della Puglia, una Regione che può contare su un enorme patrimonio culturale e di tradizioni.
L'obiettivo dichiarato è quello di prolungare la stagione turistica fino al periodo natalizio, tramite la promozione di eventi specifici sui media nazionali. Gli obiettivi per il 2017 indicano anche una riduzione del peso dei flussi durante il mese di agosto, a vantaggio dei mesi primaverili ed autunnali, puntando su un cartellone fitto di appuntamenti.