Il mare del Salento è giustamente apprezzato anche a livello internazionale e il modo migliore per goderselo appieno è recarsi su una delle spiagge che costeggiano questo fantastico territorio da nord a sud.
Eppure ci sono luoghi, spesso poco conosciuti dai turisti e per questo più intimi, che sono dei veri paradisi tutti da scoprire. Tra questi, le piscine naturali, plasmate ad arte da Madre Natura per soddisfare coloro che vogliono godere dello splendido mare salentino in un’atmosfera rilassante, lontano dal caos delle spiagge.
Dalla Grotta della Poesia alla Grotta Monaca
Tra Torre dell'Orso e San Foca, sorge una delle più belle marine di Melendugno: si tratta di Roca Vecchia, un tratto di costa rocciosa lambita da acque cristalline e punteggiata da resti archeologici come quelli di un castello e di un'antica torre di guardia del '500.
Proprio in questo contesto dal grande valore storico, si trova una delle più belle piscine naturali al mondo, la Grotta della Poesia. Come suggerisce il nome, quella che oggi si presenta come una piscina spettacolare, cinta da late rocce e ricolma di acqua marina dalle sfumature turchesi, in passato era un complesso carsico formato da due grotte, le cui volte però nel corso dei secoli sono crollate per la costante azione degli agenti atmosferici e del mare. Ad appena 60 m di distanza, infatti, c'è la Poesia Piccola, collegata da uno strettissimo canale alla piscina più grande. Sulle sue pareti si possono leggere ancora oggi antichissime iscrizioni in lingua messapica, dedicate alla divinità Taotor.
Il nome di questa "grotta" è legato a una romantica leggenda: si racconta, infatti, che in questa splendida piscina amasse fare il bagno una splendida principessa e che qualche occhio indiscreto l'abbia notata. La voce si diffuse presto in tutto il circondario, attirando cantori e poeti che, davanti a cotanta bellezza, trovarono ispirazione per i loro componimenti.
A circa 20 km da Roca Vecchia c'è un angolo di Salento poco conosciuto, ma davvero incredibile. Si tratta della Grotta Monaca, non lontano dalla città di Otranto, in località San Pietro dei Canali. La sua caratteristica è che si trova a picco sul mare ed è alquanto difficile da raggiungere per la presenza degli scogli. Il suo nome rimanda alla presenza in passato addirittura della foca monaca e non si fa fatica a credere che quel simpatico animale abbia scelto questo paradiso della natura come suo habitat.
Da Grotta Monaca al Canale del Rio
Poco più a sud di Grotta Monaca si trova poi la Grotta Verde, chiamata anche "Smeraldo Liquido". Si raggiunge dal mare, attraversando una buia galleria rocciosa e ci si ritrova davanti a una piscina segreta dalle acque che, grazie alla luce che proviene dai fondali, regala spettacolari sfumature verdi.
Tra le più belle piscine naturali del Salento c'è poi quella che si viene a creare in località Torre Chianca, precisamente a Spiaggiabella. Questo tratto di costa al confine con il Parco di Rauccio, è quasi totalmente sabbioso, privo di scogli e con la presenza di alte dune. È proprio qui che il fiume Idume, che scorre sotto la città di Lecce, sfocia incontrando le acque del mare. La foce del fiume assomiglia a un piccolo bacino, cinto da vegetazione e dai fondali bassissimi, perfetti dunque per le famiglie con bambini.
Ci sono poi le piscine di Santa Cesarea Terme, ossia vasche in pietra calcarea ricolme di acqua di mare cristallina, raggiungibili attraverso scale scavate nella pietra. Santa Cesarea Terme è rinomata per essere un'apprezzata località termale, tanto che sono numerose le eleganti dimore costruite da note famiglie dell'epoca che hanno scelto questo borgo per trascorrere le proprie vacanze. Non c'è dunque niente di meglio che godersi le acque sulfuree che sgorgano a 30°C nelle grotte, per poi tuffarsi nelle fresche acque delle piscine naturali presenti lungo la costa.
Infine c'è il Canale del Rio, sito tra Tricase e Marina Serra: si tratta più che altro di un lungo braccio di mare racchiuso da alte scogliere ricoperte dalla fitta vegetazione mediterranea, la cui fama è legata a una tetra leggenda. Si narra, infatti, che nelle notti di tempesta, nel canale si oda il suono delle campane di una chiesa scaraventata in mare dal Diavolo. L'origine della sua ira pare sia stato il non rispetto del patto fatto col principe Vecchio, ovvero costruirla in appena una notte in cambio di ostie consacrate da donare a un caprone. Al di là del tetro racconto, la bellezza di questa piccola insenatura che termina con una spiaggetta minuscola merita senza dubbio una sosta.