Il Salento è una terra che incanta con paesaggi naturalistici unici, tra spiagge bianche e coste selvagge baciate da un mare cristallino. La usa bellezza paesaggistica viene risaltata anche dalle opere dell'uomo, che ha plasmato il tacco d'Italia con opere architettoniche e borghi dal fascino secolare.
Proprio nei pressi di una delle più rinomate località turistiche salentine, l'antica "Portus Sasinaedi" ovvero la famosissima Porto Cesareo, si trovano due vere perle ricche di storia: l'Isola della Malva e Torre Chianca.
L'Isola della Malva
L'isola della Malva è un isolotto incontaminato e vergine, poco più di una lingua sabbiosa apparentemente desertica, che emerge dalle acque turchesi di Porto Cesareo, vero gioiello del Salento. Il suo nome è dovuto alla grande quantità di malva arborea che abbonda su questo piccolo pezzo di terra.
Isola della Malva
La vegetazione dell’isola è scarna se non inesistente, ma la sua scogliera secca e di colore grigio che si erge quasi a pelo d'acqua, in una fusione quasi totale con il mare, regala una vista di grande bellezza. Dall' estremità del mare aperto, gli scogli sono sferzati dal vento e abbracciano a tratti piccole pozze ricolme di acqua salmastra; nel tratto di costa davanti a Torre Chianca, invece, si rispecchia sul fondale basso e sabbioso.
L'isola, infatti, è facilmente raggiungibile tramite imbarcazioni oppure, soluzione questa più green e avventurosa, semplicemente percorrendo a piedi la piccola insenatura e poi coprire gli ultimi metri a nuoto.
Torre Chianca e la sua storia
Torre Chianca
L'Isola della Malva non è rimasta indenne dai feroci bombardamenti da parte dagli aerei tedeschi STUKA, di base a Leverano, durante la Seconda Guerra Mondiale, come dimostrano i crateri ancora ben visibili sull'isola.
Sorte fortunatamente diversa è toccata all'antistante Torre Chianca, quando fu scelta come base dell'artiglieria da parte del Regio Esercito Italiano e che comunque, a parte i segni ancora visibili, è miracolosamente giunta ai giorni nostri praticamente incolume.
Torre Chianca è una torre di avvistamento del XVI secolo edificata dagli spagnoli proprio per difendere il territorio dai turchi e dai saraceni e, tra tutte quelle che impreziosiscono la costa salentina, è certamente la più imponente. Questa torre costiera, conosciuta anche come Torre di Santo Stefano, fu eretta dagli spagnoli a difesa del territorio dalle incursioni dei pirati Saraceni e presenta una base di m 15,60 per lato e un’altezza di m 18.
La spiaggia di Torre Chianca è libera o attrezzata?
Ci sono svariati lidi che offrono il servizio di affitto di ombrelloni e lettini, ma non tutta la spiaggia è attrezzata. Una parte infatti conserva il suo aspetto naturale e si adatta a chi preferisce rimanere lontano dalla zona degli stabilimenti balneari.
Torre Chianca è una piccola insenatura di sabbia chiara e mare dalle sfumature turchesi, cristallino. Il fondale, che degrada dolcemente, è ideale per i bambini che qui possono giocare in tutta tranquillità e divertirsi in compagnia di nuovi amici.
Nei dintorni della bella spiaggia di sabbia di Torre Chianca si trovano vari ristoranti in cui è possibile fermarsi a pranzo. Un ulteriore servizio da tenere in considerazione, vantaggio di scegliere questa spiaggia per trascorrere una giornata di mare.
Come si raggiunge la spiaggia di Torre Chianca?
La spiaggia di Torre Chianca è raggiungibile comodamente e, una volta arrivati, è possibile parcheggiare nel vicino parcheggio comunale, il cui accesso è a pagamento. In alternativa si può salire sulla navetta che parte dal paese di Porto Cesareo.
Torre Chianca è una zona che si adatta a turisti di ogni età: i più piccoli trovano nel fondale basso una sicurezza in più per giocare indisturbati, mentre gli adulti possono decidere di rilassarsi distesi su comodi lettini.
Il mare poi, visto il colore turchese e una trasparenza considerata tra le più belle che si possono trovare in Salento, è perfetto per lunghi bagni o per immersioni alla scoperta dei suoi splendidi fondali popolati di pesci delle specie più varie. Proprio di fronte un piccolo isolotto, da raggiungere a nuoto. Passa da tonalità quasi trasparenti, fino al turchese e al blu nei punti di maggiore profondità.
Torre Chianca: Il mare dalle tonalità caraibiche
Il mar Ionio assume tonalità quasi caraibiche, non si può infatti che rimanere incantati dalla sua trasparenza. Non sorprende quindi che la spiaggia di Torre Chianca sia considerata una delle più belle di tutto il Salento e della regione.
Caratteristica la sua forma a mezzaluna, una baia per famiglie con bambini ma anche per coppie che ricercano servizi e ristoranti, o locali in cui fermarsi a pranzo. Il mare della spiaggia di Torre Chianca merita una giornata per essere esplorato e, soprattutto, per trascorrere momenti di relax, per la bellezza del paesaggio che la circonda. Impossibile resistere al fascino di questa splendida baia, che vede nel contrasto tra il turchese del mare e il verde della macchia mediterranea che l'avvolge, un motivo di ulteriore bellezza.
Il Salento è una tra le zone più belle per una vacanza di mare e anche Torre Chianca ne rispetta la fama. La Puglia, del resto, riesce sempre a sorprendere per il mare limpido e i suoi paesaggi di rara bellezza, ed è una delle regioni più ricercate in estate.
Sono poi i servizi, tra cui bar e ristoranti in prossimità della spiaggia di sabbia e i lidi attrezzati, che rendono sicuramente la giornata di mare ancora più vivibile. Bagnarsi nelle splendide acque del Mar Ionio è però il vero motivo per cui si dovrebbe venire nella spiaggia di Torre Chianca.
Le bellezze naturalistiche ed archeologiche della zona
Il campo dei girasoli che la circonda, tutelato dall'UNESCO, non fa altro che impreziosire questa costruzione che dà il nome alla località balneare, fatta di lunghe spiagge bianche lambite da un mare dai colori caraibici, e dai due bacini, "Fetida" e "Idume". Proprio grazie all'influenza del fiume sotterraneo Idume, si sono create le condizioni perfette per la nascita di alghe, di fittissimi canneti e di splendidi narcisi.
Confina con Torre Chianca il meraviglioso "Parco Rauccio", una splendida area naturale caratterizzata da boschetti di lecceta, alternati ad acquitrini, e da un inebriante sottobosco di caprifoglio e mirto: qui è facile incontrare il tritone italico, rospi smeraldini, cigni e, nella paludosa "Specchia della milogna", il tasso che scava le radici dei lecci.
Ma Torre Chianca vanta anche un prezioso patrimonio archeologico, proprio nelle acque antistanti la torre: immergendosi, infatti, si possono ammirare cinque colonne romane, risalenti al II-III d.C.. Sono state create con marmo "caristio", proveniente dall'isola greca di Eubea, che è di colore bianco con leggere e ondulate venature verdognole. Sono colonne non rifinite, tanto che le scanalature sono appena percepibili, ma ugualmente belle e affascinanti: si pensa che si siano adagiate sul fondo del mare in seguito ad un naufragio subito dalla nave che le stava trasportando, proveniente dall'Egeo. Gli altri manufatti presenti sulla nave, inoltre, quali laterizi e anfore, sono esposti nel "Castello Aragonese" a Taranto.
Nelle giornate di mare calmo, data la limpidezza delle acque, è possibile vedere le colonne ad occhio nudo, proprio dalla superficie: una visione davvero incantevole.